I campionati è bello vincerli sul campo. Per carità niente da dire. La gioia e la soddisfazione che un successo può dare al termine di una stagione sono emozioni che qualsiasi sportivo, almeno una volta nella vita, sogna di poter assaporare. Le decisioni a tavolino, seppur ampiamente giustificate, non possono certo restituire la medesima sensazione. Importante però è valutare cose, persone e situazioni da ogni punto di vista. Ieri, 10 luglio 2012, il Comunicato ufficiale numero 2 stagione 2012/2013 del Comitato Regionale Toscana ha ufficialmente sancito il ripescaggio dell'Asd Vecchiano Sporting Club nel campionato di Seconda categoria. Un risultato che i nerazzurri, appena un mese fa, avevano visto sfuggire sul campo, al termine della turbolenta finale play-off contro i cugini del Filettole. Una delusione difficile da dimenticare, una ferita che ancora brucia sulla pelle dei vecchianesi. La frazione sconfigge il capoluogo, il piccolo Filettole low-cost del Presidente Giovannetti che vola in Seconda condannando ad un altro anno di Terza categoria la corrazzata nerazzurra targata Limonta. Oggi, la decisione del Crt Toscana, frutto di un vero e proprio sterminio nel calcio dilettantistico regionale, conseguenza di una crisi sportiva ed economica ormai irreversibile, restituisce agli appassionati il derby del lungomonte. E, non me ne vogliate, per me la soddisfazione è grande. Perchè sapere che quei discorsi azzardati sulla panchina di Piazza Garibaldi nelle sere di una lontanissima estate di appena tre anni fa, a cui forse neanche noi credevamo fino in fondo, che quella splendida avventura rappresentata dalla vittoria nel campionato Dilettanti Amatori, che l'immediata fiducia di chi vide bussare alla propria porta due ragazzi mai visti prima, che le risorse economiche, umane, pratiche e mentali impiegate in questi anni, i sacrifici di tutti coloro che si sono adoperati per riportare in vita qualcosa che a Vecchiano era ormai morto e sepolto nell'immagine di un impianto simbolo ideale di uno sfacelo sportivo ma soprattutto sociale, che tutto questo e tutto quello che sicuramente avrò dimenticato, oggi voglia dire riscrivere il nome di Vecchiano in una categoria regionale per me è una gratificazione immensa. Noi la Seconda categoria ce la siamo meritata. E nessuno può convincermi del contrario.
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